La presenza di un tumore nella ghiandola prostatica può richiedere un intervento chirurgico, denominato prostatectomia radicale, che comporta l’asportazione in toto della prostata. Questo intervento può essere effettuato per via chirurgica tradizionale, per via laparoscopica o con l’uso del robot.
L’intervento di prostatectomia radicale può fornire al paziente la completa guarigione dal tumore prostatico. Tuttavia, questo intervento può comportare delle importanti complicazioni postoperatorie tra le quale sono di maggior rilevanza il deficit erettile e l’incontineza urinaria, che si verifica nel 5% – 44% dei pazienti in vari studi.
Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria di urine senza che il paziente abbia la possibilità o capacità di trattenere o bloccare queste perdite.
Dopo una prostatectomia radicale, l’incontinenza urinaria può manifestarsi con diverse modalità.
In alcuni casi, il paziente perde alcune gocce di urina solo quando compie alcuni sforzi. Questa incontinenza, chiamata incontinenza urinaria da stress, si verifica in genere nei primi mesi dopo l’intervento e migliora spontaneamente con il tempo. Il alcuni casi il paziente preferisce proteggersi con un piccolo salva slip.
In altri casi invece, il paziente perde continuamente tutte le urine che arrivano in vescica. Questa incontinenza, chiamata incontinenza urinaria totale, si verifica in genere dopo la rimozione del catetere e non migliora spontaneamente con il tempo. Il paziente deve proteggersi con l’uso di pannoloni o raccoglitori di urine (condom),un piccolo salva slip.
L’incontinenza urinaria totale di urine dopo prostatectomia radicale rappresenta una grande invalidità per il paziente che influenza notevolmente in senso negativo la sua qualità della vita.
L’incontinenza urinaria totale di urine dopo prostatectomia radicale è dovuta alla totale inefficienza dello sfintere urinario distale, residuo all’intervento chirurgico.
La risoluzione di una incontinenza urinaria totale dopo prostatectomia radicale può essere effettuata con l’impianto di uno sfintere artificiale AMS 800.
L’intervento di prostatectomia radicale può fornire al paziente la completa guarigione dal tumore prostatico. Tuttavia, questo intervento può comportare delle importanti complicazioni postoperatorie tra le quale sono di maggior rilevanza il deficit erettile e l’incontineza urinaria, che si verifica nel 5% – 44% dei pazienti in vari studi.
Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria di urine senza che il paziente abbia la possibilità o capacità di trattenere o bloccare queste perdite.
Dopo una prostatectomia radicale, l’incontinenza urinaria può manifestarsi con diverse modalità.
In alcuni casi, il paziente perde alcune gocce di urina solo quando compie alcuni sforzi. Questa incontinenza, chiamata incontinenza urinaria da stress, si verifica in genere nei primi mesi dopo l’intervento e migliora spontaneamente con il tempo. Il alcuni casi il paziente preferisce proteggersi con un piccolo salva slip.
In altri casi invece, il paziente perde continuamente tutte le urine che arrivano in vescica. Questa incontinenza, chiamata incontinenza urinaria totale, si verifica in genere dopo la rimozione del catetere e non migliora spontaneamente con il tempo. Il paziente deve proteggersi con l’uso di pannoloni o raccoglitori di urine (condom),un piccolo salva slip.
L’incontinenza urinaria totale di urine dopo prostatectomia radicale rappresenta una grande invalidità per il paziente che influenza notevolmente in senso negativo la sua qualità della vita.
L’incontinenza urinaria totale di urine dopo prostatectomia radicale è dovuta alla totale inefficienza dello sfintere urinario distale, residuo all’intervento chirurgico.
La risoluzione di una incontinenza urinaria totale dopo prostatectomia radicale può essere effettuata con l’impianto di uno sfintere artificiale AMS 800.
AMS Sphincter 800TM Urinary Prosthesis
AMS 800TM Artificial Urinary Sphincter
Lettura n° 1:
Stenosi ed incontinenza dopo prostatectomia:strategie di trattamento Associazione Toscana di Urologia Convegno Annuale Regionale Sovigliana – Vinci 12 dicembre 2009 |
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1. Domanda: Per questo tipo di intervento quale tipo di anestesia è previsto?
Risposta: Anestesia generale con intubazione oro-tracheale.
2. Domanda: Quante ore dura l’intervento?
Risposta: Circa 1 ora.
3. Domanda: Ci sono rischi per l’erezione, dopo l’intervento?
Risposta: No
4. Domanda: Quanti sono i giorni di degenza in ospedale previsti per questo intervento?
Risposta: In genere il ricovero ospedaliero varia da 2 a 4 giorni.
5. Domanda: Per quanto tempo dovrò portare il catetere nell’uretra dopo l’intervento?
Risposta: Il catetere deve rimanere in sede per 24 ore dopo l’intervento.
6. Domanda: Quali particolari limitazioni sono suggerite durante la convalescenza?
Risposta: Durante la convalescenza è suggerito l’uso di un antibiotico per via orale per 2 settimane. È suggerito di non effettuare lungi viaggi in auto, lavori pesanti, attività sessuale e sportiva.
7. Domanda: Quanto tempo dopo l’intervento la protesi per incontinenza sarà attivata?
Risposta: La protesi sarà attivata dopo 30 giorni dall’intervento.
8. Domanda: Dopo l’intervento posso usare la bicicletta od il motorino?
Risposta: L’uso di bicicletta, motorino, cavallo, mezzi a sella in palestra sono sconsigliati.
9. Domanda: Dopo l’intervento sarò completamente continente?
Risposta: L’impianto e l’attivazione della protesi comportano, nella maggior parte dei pazienti, il ripristino totale della continenza urinaria, senza necessità di usare alcuni tipo di protezione esterna. In alcuni pazienti può residuare una lieve incontinenza da sforzo con perdita di qualche goccia di urine sotto sforzo. Nel caso di forme di residua incontinenza più gravi, è consigliato di contattare il Centro di riferimento che ha impiantato la protesi.
Risposta: Anestesia generale con intubazione oro-tracheale.
2. Domanda: Quante ore dura l’intervento?
Risposta: Circa 1 ora.
3. Domanda: Ci sono rischi per l’erezione, dopo l’intervento?
Risposta: No
4. Domanda: Quanti sono i giorni di degenza in ospedale previsti per questo intervento?
Risposta: In genere il ricovero ospedaliero varia da 2 a 4 giorni.
5. Domanda: Per quanto tempo dovrò portare il catetere nell’uretra dopo l’intervento?
Risposta: Il catetere deve rimanere in sede per 24 ore dopo l’intervento.
6. Domanda: Quali particolari limitazioni sono suggerite durante la convalescenza?
Risposta: Durante la convalescenza è suggerito l’uso di un antibiotico per via orale per 2 settimane. È suggerito di non effettuare lungi viaggi in auto, lavori pesanti, attività sessuale e sportiva.
7. Domanda: Quanto tempo dopo l’intervento la protesi per incontinenza sarà attivata?
Risposta: La protesi sarà attivata dopo 30 giorni dall’intervento.
8. Domanda: Dopo l’intervento posso usare la bicicletta od il motorino?
Risposta: L’uso di bicicletta, motorino, cavallo, mezzi a sella in palestra sono sconsigliati.
9. Domanda: Dopo l’intervento sarò completamente continente?
Risposta: L’impianto e l’attivazione della protesi comportano, nella maggior parte dei pazienti, il ripristino totale della continenza urinaria, senza necessità di usare alcuni tipo di protezione esterna. In alcuni pazienti può residuare una lieve incontinenza da sforzo con perdita di qualche goccia di urine sotto sforzo. Nel caso di forme di residua incontinenza più gravi, è consigliato di contattare il Centro di riferimento che ha impiantato la protesi.
Risultati aggiornati al 31 dicembre 2021 | |||
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