Disuria
Disuria: la minzione avviene con frequenza, dolore e bruciore al passaggio delle urine lungo il canale uretrale. Il paziente lamenta vari sintomi più o meno gravi, da un lieve fastidio durante la minzione ad un forte bruciore e dolore al passaggio delle urine lungo il canale uretrale. In questi casi è sempre presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto ad un incompleto svuotamento della vescica. Questi sintomi sono subito alleviati dalla somministrazione di un generico antispastico o antidolorifico. L’uso degli antibiotici è consigliato solo dopo avere effettuato un esame culturale delle urine, per escludere la presenza di un’infezione urinaria, che può essere la causa della disuria.
Difficoltà minzionale
Difficoltà minzionale: il getto urinario è debole e fino e la minzione avviene con l’uso del torchio addominale. Il paziente riferisce che per urinare deve spingere usando la pressione addominale come per evacuare le feci. Anche spingendo il getto urinario rimane debole, s’interrompe in continuazione e alla fine della minzione è presente un marcato sgocciolamento post-minzionale. Inoltre, è sempre presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Esitazione minzionale
Esitazione minzionale: il getto urinario stenta a partire e si ferma durante la minzione. Il paziente percepisce normalmente lo stimolo per fare la pipì, ma, nel momento in cui è pronto per urinare, il getto urinario non parte, oppure parte con piccole gocce per caduta, fino a sviluppare lentamente un getto urinario filiforme. E’ sempre presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Diminuzione getto urinario
Diminuzione getto urinario: il getto urinario è debole, non arriva al centro del water ma cade sulle scarpe. Il paziente riferisce che, urinando in piedi, il getto urinario non produce la classica parabola che lo indirizza verso il water, ma scende lentamente per caduta, e non avendo alcuna forza propulsiva cade sulle scarpe. Può anche presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Incontinenza urinaria
Incontinenza urinaria: perdita involontaria di urine, senza che il paziente possa arrestare queste perdite. Il paziente deve portare una protezione (pannolone o salva-slip) per proteggere gli indumenti intimi dalla fuoriuscita involontaria di urine. L’incontinenza urinaria può essere “da stress” , tipo “urge” , oppure totale. Nell’incontinenza “da stress”, la perdita delle urine si verifica solo dopo uno sforzo di vario grado (un colpo di tosse, un movimento brusco, uno sforzo per sollevare un peso, etc.). Nell’incontinenza tipo “urge” il paziente avverte fortissimo lo stimolo a urinare, ma questo stimolo è talmente forte, improvviso e urgente che il paziente non ha il tempo per arrivare la bagno, cominciando a perdere alcune gocce di urine prima di arrivare al bagno. L’incontinenza totale, che si può verificare in pazienti sottoposti a chirurgia prostatica, produce una continua perdita di urine, senza alcuno stimolo per il paziente o senza avere la possibità di trattenere queste perdite. Questo tipo d’incontinenza è dovuto ad un danneggiamento irreversibile degli sfinteri urinari, deputati a mantenere la completa continenza delle urine.
Aumento della frequenza minzionale
Aumento della frequenza minzionale: il paziente deve andare a urinare frequentemente. Il paziente con frequenza minzionale avverte molto spesso lo stimolo per urinare, ogni ora o meno. Questo disturbo può essere presente sia di giorno che di notte (nicturia). Può essere presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica. Questi sintomi possono essere alleviati dalla somministrazione di un generico antispastico o antidolorifico. L’uso degli antibiotici è consigliato solo dopo avere effettuato un esame culturale delle urine, per escludere la presenza di un’infezione urinaria, che può essere la causa di questo disturbo.
Ritenzione urinaria
Ritenzione urinaria: dopo la minzione, la vescica non è completamente vuota e una certa quantità di urine restano in vescica. La ritenzione urinaria può essere acuta o cronica. Nella ritenzione urinaria acuta, il paziente, improvvisamente, non riesce più a urinare, nonostante gli sforzi con la pressione addominale. In questo caso il paziente deve recarsi immediatamente in ospedale. Nella ritenzione cronica, il paziente riesce a urinare, ma senza svuotare completamente la vescica che piano piano accumula urine al suo interno con una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a questo incompleto svuotamento della vescica.
Dolore addominale
Dolore addominale: fastidio o dolore in sede sovrapubica, sotto l’ombelico. Molti sintomi urinari possono avere una diretta o indiretta ripercussione sulla vescica. Quando la vescica rimane parzialmente o completamente piena di urine, perché il paziente ha difficoltà minzionali, può comparire un fastidio o forte dolore in sede sovrapubica, che aumenta con la pressione manuale. A volte questo dolore è associato un forte stimolo di urinare, come nei casi di ritenzione urinaria acuta.
Prurito dei genitali
Prurito dei genitali: sensazione di fastidio o prurito lungo il pene, sul glande o nella cute del pene. La presenza di prurito sul pene o sui genitali è in genere dovuta a malattie dermatologiche, tra le quali il lichen sclerusus. In questi casi, sono ben evidenti le lesioni cutanee, di varia natura ed estensione, che possono causare prurito. Alcune pomate possono alleviare il prurito, ma in questi casi è fondamentale che il paziente consulti, in prima istanza, un dermatologo. In assenza di lesioni cutanee evidenti, un lieve prurito lungo il pene, sulla punta del glande, può invece essere il sintomo di una stenosi dell’uretra o del meato urinario esterno.
Urgenza minzionale
Urgenza minzionale: il paziente avverte lo stimolo a urinare con fastidio, dolore e urgenza e deve correre in bagno. L’urgenza minzionale spesso si associa a incontinenza tipo “urge”, quando il paziente avverte fortissimo lo stimolo a urinare, ma questo stimolo è talmente forte, improvviso ed urgente che il paziente non ha il tempo per arrivare la bagno, cominciando a perdere alcune gocce di urine prima di arrivare al bagno.
Torchio addominale
Torchio addominale: per svuotare la vescica il paziente deve spingere con i muscoli addominali. Il paziente riferisce che per urinare deve spingere usando la pressione addominale come per evacuare le feci. Il getto urinario rimane debole, s’interrompe in continuazione e alla fine della minzione è presente un marcato sgocciolamento post-minzionale. Può essere presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Nicturia
Nicturia: il paziente si sveglia per la necessità di andare in bagno una o più volte durante il sonno. Il paziente, durante la notte, avverte molto spesso lo stimolo per urinare, ogni ora o meno. Il getto urinario stenta a partire e si ferma durante la minzione oppure il getto urinario parte con piccole gocce per caduta, fino a sviluppare lentamente un getto urinario filiforme. Può essere presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Getto urinario sottile o bifido
Getto urinario sottile o bifido: il calibro del getto delle urine è sottile oppure biforcato. Questo sintomo è tipico nei pazienti con stenosi dell’uretra o con una stenosi del meato urinario esterno. Il paziente riferisce che il getto urinario non è uniforme, le urine escono a ventaglio e questo crea una reale difficoltà minzionale con le urine che bagnano gli indumenti intimi del paziente e i pantaloni.
Febbre uro-settica
Febbre uro-settica: attacchi di febbre elevata (39°– 40°) con intensi brividi di freddo. La febbre dovuta ad infezioni lungo le vie urinaria può presentare caratteristiche particolari. Può insorgere improvvisamente, salendo subito a valori molto elevati (> 39°) e si associa a forti brividi di freddo. Il paziente chiede di essere protetto da numerose coperte. La febbre urinaria si può associare ad antri sintomi dell’apparato urinari quali la ritenzione acuta di urine, la disuria, la difficoltà minzionale o la presenza di ascessi o flemmoni.
Ascessi o Flemmoni
Ascessi o Flemmoni: raccolte di pus nei tessuti periuretrali. Una grave infezione delle vie urinarie si può complicare con la presenza di sacche di pus nei tessuti periuretrali. In questo caso il paziente presenta anche febbre uro-settica, difficoltà minzionali e ritenzione di urine. Inoltre è ben apprezzabile nello scroto o nel perineo una massa rotondeggiante, arrossata e calda al tatto. Altre volte è presente la fuoriuscita di pus dall’uretra o da una fistola cutanea. Il paziente che presenta questa sintomatologia deve essere valutato, con urgenza, in ospedale.
Getto urinario intermittente
Getto urinario intermittente: il getto urinario s’interrompe e poi riparte. Il getto urinario è debole e fino e la minzione avviene con l’uso del torchio addominale. Il paziente riferisce che per urinare deve spingere usando la pressione addominale come per evacuare le feci. Anche spingendo il getto urinario rimane debole, s’interrompe in continuazione e alla fine della minzione è presente un marcato sgocciolamento post-minzionale. Inoltre, è sempre presente una sensazione di dolore sovrapubico o retropubico, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica. Il getto urinario intermittente è tipico nei pazienti con nicturia.
Sgocciolamento post-minzionale
Sgocciolamento post-minzionale: dopo avere finito di urinare, continuano a uscire alcune gocce di urina. Il paziente avverte normalmente lo stimolo per urinare, riesce a urinare senza particolari problemi, ma alla fine della minzione quando esce dal bagno alcune gocce di urina fuoriescono e bagnano gli indumenti intimi e i pantaloni del paziente. Questo disturbo è tipico nei pazienti che hanno subito interventi chirurgici all’uretra.
Orchite – Epididimite
Orchite – Epidimite: infezione acuta del testicolo e/o dell’epididimo. L’orchite-epididimite può insorgere improvvisamente, con febbre anche elevata. La febbre urinaria si può associare ad altri sintomi dell’apparato urinari quali la ritenzione di urine, la disuria e la difficoltà minzionale. Il paziente presenta il testicolo notevolmente aumentato di volume, francamente dolente alla palpazione e con la cute dello scroto arrossata. L’orchite-epididimite è in genere causata da un’infezione a carico dell’apparato urinario, che tramite il canale deferente, si trasmette al testicolo o solo all’epididimo a entrambi. L’orchi-epididimite acuta febbrile richiede l’intervento del medico.