Ipospadia Fallita

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  • F.A.Q.
  • Risultati

L’ipospadia è una malformazione congenita caratterizzata da 3 caratteristiche anatomiche: una anomala posizione del meato uretrale esterno, una curvatura del pene in erezione, una anormale disposizione della cute che riveste il pene. L’ipospadia è la malformazione congenita più frequente dei genitali maschili, con una incidenza alla nascita di 1/300 bambini, con una eziologia multifattoriale, ancora non completamente ben precisata. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che l’incidenza dell’ipospadia è in aumento nei paesi sviluppati e un incremento sarà probabile anche nei paesi in via di sviluppo del terzo mondo.
L’Accademia Americana dei Pediatri raccomanda di operare i bambini nati con ipospadia tra i primi 6 – 12 mesi di vita. Attualmente, il trattamento chirurgico standard prevede di riparare l’ipospadia con un solo intervento, in regime di day-hospital, con l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico del genitali, di consentire al bambino di fare la pipì in piedi e di migliorare le possibilità di fertilità.

La chirurgia della ipospadia può avere numerose complicazioni quali fistola, diverticolo, meato urinario in posizione anomala, curvatura o rotazione del pene, stenosi del meato o dell’uretra. Queste complicazioni possono richiedere ulteriori interventi chirurgici per essere migliorate o risolte. Queste complicazioni sono dovute ad errori di tecnica chirurgica o a problemi insorti nella degenza postoperatoria quali infezione, deiscenza delle suture, stravaso di urine, ematoma, ischemia o necrosi dei tessuti trapiantati. In alcuni pazienti nei quali la riparazione chirurgica dell’ipospadia ha prodotto un eccellente risultato sia dal punto di vista estetico che funzionale, si può sviluppare, a distanza di molti anni, una stenosi dell’uretra ricostruita in età pediatrica. Il trattamento delle complicazioni nei pazienti sottoposti a chirurgia per ipospadia in età pediatrica è molto difficile poiché il pene ed i genitali presentano numerose cicatrici ed i tessuti sono poco vascolarizzati a causa dei precedenti interventi.
I dati sulla reale epidemiologia ed incidenza di complicazioni dopo chirurgia per ipospadia in età pediatrica ed il numero reale dei pazienti adulti che necessitano di interventi chirurgici per correggere queste complicazioni rimangono ancora sconosciuti. Questo è dovuto al fatto che i chirurghi pediatri interrompono i loro controlli in questi pazienti quando hanno appena raggiunto la pubertà e gli urologi si prendono cura di loro quando sono già adulti.
Il trattamento dei pazienti con complicazioni dopo chirurgia per ipospadia rappresenta un problema che coinvolge l’intero sistema sanitario, i medici di base, i pediatri, i chirurghi, i pazienti e le loro famiglie poiché questi pazienti presentano una alterazione dei genitali che molte volte è molto più grave della malformazione originaria (ipospadia) per la quale sono stati operati da bambini.
Nel nostro Centro il 14.7% di 1510 pazienti trattati per una stenosi dell’uretra e il 51% dei pazienti trattati per una stenosi dell’uretra peniena, avevano subito uno o più interventi per ipospadia in età infantile. Questi dati probabilmente sottostimano la reale incidenza di questo problema nella popolazione adulta. una alterazione dei genitali che molte volte è molto più grave della malformazione originaria (ipospadia) per la quale sono stati operati da bambini.
La nostra esperienza ci ha fatto identificare 2 diverse popolazioni di pazienti con complicazioni dopo chirurgia per ipospadia in età pediatrica. Alcuni pazienti presentavano alterazioni dei genitali (fistola, diverticolo, meato urinario in posizione anomala, curvatura o rotazione del pene, stenosi del meato o dell’uretra) molto più gravi della malformazione originaria (ipospadia) per la quale erano stati operati da bambini. Al contario, altri pazienti avevano ottenuto un ottimo risultato estetico, ma presentavano disturbi urinari importanti a causa di un restringimento (stenosi) dell’uretra ricostrutita in età pediatrica. Questi pazienti hanno iniziato ad avere problemi dopo lo sviluppo puberale e con l’inizio della maturità ed attività sessuale. In questi pazienti la causa del deterioramento dell’uretra ricostruita è probabilmente dovuta alla mancanza del corpo spongioso, tessuto elastico e ben vascolarizzato che riveste l’uretra e che non è presente nei bambini con ipospadia. L’uretra ricostruita in età pediatrica con tessuto cutaneo, quindi non rivestita dal corpo spongioso, viene traumatizzata durante i rapporti sessuali nel paziente adulto e si deteriora con il tempo. Per fare un semplice paragone, il corpo spongioso, durante un rapporto sessuale, rappresenta per l’uretra quello che l’air-bag rappresenta per il corpo umano durante un incidente automobilistico.

1. Domanda: Per questo tipo di intervento quale tipo di anestesia è previsto?
Risposta: Anestesia generale con intubazione nasale od oro-tracheale.


2. Domanda: Quante ore dura l’intervento?
Risposta: Circa 2 ore.


3. Domanda: Ci sono rischi per l’erezione dopo l’intervento?
Risposta: No


4. Domanda: Quanti sono i giorni di degenza in ospedale previsti per questo intervento?
Risposta: In genere il ricovero ospedaliero varia da 2 a 4 giorni.


5. Domanda: Per quanto tempo dovrò portare il catetere nell’uretra dopo l’intervento?
Risposta: Il catetere deve rimanere in sede per 1 o 2 settimane dopo l’intervento.


6. Domanda: Quali particolari limitazioni sono suggerite durante la convalescenza?
Risposta: Durante la convalescenza è suggerito l’uso di un antibiotico per via orale fino a che non viene rimosso il catetere. È suggerito di non effettuare attività sessuale.


7. Domanda: Quanto tempo dopo l’intervento potrò riprendere la mia attività sessuale?
Risposta: L’attività sessuale può essere ripresa un mese dopo l’intervento.


8. Domanda: Dopo l’intervento posso usare la bicicletta od il motorino?
Risposta: Si.


9. Domanda: Quali cibi e bevande devo evitare dopo l’intervento?
Risposta: Nessuno.